Uno dei nostri utenti ha gentilmente accettato di rispondere ad alcune domande per aiutarci a condividere un’esperienza di vita.

Gli abbiamo chiesto molto poiché si tratta di domande personali su quella che è l’aspirazione ad una carriera difficile da rendere concreta ai livelli che uno sogna quando inizia.

Speriamo che sia un bel modo per condividere insieme la semplice complessità di un sogno.

Trattandosi di un punto di vista personale l’unica informazione che non condivideremo sarà la sua identità.

Quindi iniziamo dall’inizio!

  • Che cosa pensavi quando hai preso la decisione di iscriverti ad architettura?

Mi sono iscritto pensando di imparare metodologie di progettazione architettonica che ancora non conoscevo.

  • Hai un artista o un architetto di riferimento?

Il mio artista di riferimento è Frank Lloyd Wright

  • Perché proprio Frank Lloyd Wright?

Perché è stato uno dei primi a concepire il principio di architettura organica come lo conosciamo oggi! Integrando le nuove tecniche di costruzione dell’epoca per realizzare opere che, altrimenti, sarebbero state inconcepibili.

  • Dalla carta ai software: difficoltà?

Dalla carta ai software nessuna difficoltà!

Anzi, per alcuni aspetti la carta può risultare limitante rispetto ai software che si trovano oggi sul mercato.

  • Qual’è il tuo software preferito?

Revit! Essendo stato concepito come un programma di BIM non solo la progettazione è parametrica, ma ad ogni elemento è possibile assegnare delle informazioni di carattere costruttivo e di altro genere.

In questo modo diventa molto più semplice tutta la fase di progettazione.

  • Che cosa ha reso i tuoi studi belli e ed appassionanti?

Quello che ha reso bello ed appassionante il mio corso di studi è stata la possibilità di apprendere nuovi strumenti utili per la realizzazione di progetti di nuova costruzione, così come l’avere la possibilità di imparare tutto quello che concerne la ristrutturazione ed il riutilizzo di strutture già esistenti.

  • Che cosa, se c’è, ti ha fatto tentennare o pensare di lasciar perdere?

Il ritmo da tenere per poter rimanere sempre in pari con le consegne.

Durante i corsi, infatti, dato che molto spesso i professori sembrano non volersi rendere conto dei tempi di elaborazione e delle difficoltà che gli studenti incontrano, capita di dover cambiare larga parte del progetto a pochi giorni dalla consegna.

Lavorando per lo più in team, questo può farti pensare di non essere all’altezza di sostenere lo stress ed i costi della progettazione.

Ma è anche vero che questo fa parte della preparazione ad un mondo lavorativo fatto di consegne serrate che possono effettivamente subire modifiche, anche sostanziali, quasi in consegna.

  • La paura più grande durante la realizzazione di un progetto?

In questo caso la paura più grande è sempre quella di commettere un errore che potrebbe risultare dannoso a livello economico o, ancora peggio, pericoloso per chi dovrà usufruire della struttura.

  • Se hai avuto esperienze lavorative nel settore, quando sei arrivato li e ti sei confrontato con il mondo del lavoro, ti sei trovato: piacevolmente sorpreso delle tue capacità effettive o ne sei rimasto deluso?

Diciamo che sono rimasto inizialmente spaesato! Innanzi tutto per via della metodologia di lavoro a cui ero stato abituato durante i corsi accademici.

In secondo luogo mi sono trovato ad affrontare qualche difficoltà legata alla parte burocratica che, durante gli studi, non è stata approfondita come nel mondo del lavoro ci si aspetta.

  • Quali meriti e demeriti ha avuto in questo il sistema formativo?

Il nostro sistema formativo ha sia pregi che difetti.

Sicuramente il pregio più grande è quello di avere la possibilità di relazionarsi con docenti che hanno una grande preparazione e che spesso sono anche professionisti del settore.

Purtroppo a sfavore di questa grande realtà, c’è una scarsa preparazione riguardante alcune pratiche del mondo del lavoro.

Noi ti ringraziamo molto poiché ci hai permesso di spiare una parte intima della tua vita ed anche perché sei un nostro utente ormai da molti anni.

Per questa ragione ti vorremmo fare ancora una domanda:

  • trovi il nostro servizio valido? Puoi darci un consiglio su come migliorarci e dirci quali temi vorresti vederci affrontare?

Trovo valido il vostro servizio, forse sarebbe interessante vedervi affrontare l’utilizzo della metodologia BIM unito alle nuove tecnologie di rilievo dell’esistente atto alla conservazione dei beni storici.